Come si lavora ?
Tra raccolta e la semina…del riso Dopo la raccolta le paglie rimaste in campo vengono tagliate con il passaggio di una falciatrice dotata di gomme UBP, la pacciamatura così ottenuta protegge il suolo dall’erosione e dall’essiccazione e dona il nutrimento alla coltura successiva. Sotto questa pacciamatura crescerà, infatti, l’orzo seminato che verrà poi raccolto a fine maggio. La semina La semina del riso avviene a spaglio sulle paglie della coltura di orzo precedente in consociazione con il sovescio di trifoglio seminato circa sei mesi prima che permette di rilasciare annualmente 20 kg di azoto per ogni ettaro, pronto all’assimilazione. Dopo circa due settimane dalla semina viene raccolto l’orzo e con uno sfalcio meccanico delle paglie il terreno viene pacciamato. In questo modo orzo e riso si alternano donandosi reciproco nutrimento attraverso le loro paglie. È il momento più delicato e tutte le operazioni devono essere svolte nei tempi e nelle condizioni ambientali adatte. L’essiccazione Per essiccare il riso si utilizza un impianto solare di asciugatura/essiccazione a bassa temperatura che grazie al passaggio di aria asciutta attraverso il riso permette il rilascio lento dell’umidità interna per osmosi naturale. Si evitano in questo modo shock termici, che danneggiano il riso sia in termini di qualità che di quantità, e si diminuiscono notevolmente i consumi energetici. |