Le nostre riflessioni e linee guida
È ormai ampiamente riconosciuto che l’attuale crisi ambientale fonda le sue radici in una crisi socio-culturale che trova le sue origini nel pensiero riduzionista che si è sviluppato a partire dall’Illuminismo.
Questo tipo di approccio alla lettura della realtà implica concettualmente l’idea che sia possibile "smontare la macchina del mondo" (la natura, la realtà, la società, corpo umano ecc.) e di studiarne le sue parti per comprendere il funzionamento del tutto, assumendo che tali parti estratte dal contesto mantengano le stesse caratteristiche/comportamenti. In poche parole si assume che un sistema/fenomeno complesso sia il risultato della somma delle sue parti. Questo approccio analitico costituisce un carattere essenziale del pensiero scientifico moderno e si è dimostrato molto utile per lo sviluppo di teorie scientifiche e per la realizzazione di progetti tecnologici complessi in tutti i campi della scienza. Sempre di più tuttavia stanno emergendo i limiti di tale approccio nel descrivere e quindi comprendere la complessità della realtà e della vita nei diversi ambiti di applicazione: medicina, pedagogia, sociologia, biologia, agronomia, ecologia, economia ecc.
In contrapposizione a ciò, nelle diverse discipline si stanno affermando approcci di tipo sistemico che riconoscono, cioè, che è proprio l’organizzazione delle parti, con l’interdipendenza che comporta, a costituire il principio distintivo di un sistema complesso e a conferirgli le proprietà più specifiche. Le caratteristiche del sistema non sono ritrovabili nelle singole componenti, ma sono proprietà emergenti dal sistema nel suo insieme.
È evidente come queste premesse teoriche abbiano delle ricadute sostanziali nelle applicazioni pratiche di come l’uomo sta gestendo l’ambiente e la società.
In particolare il presente progetto interessa l’ambito dell’Agricoltura "moderna", attualmente dominata soprattutto da fattori economici globalizzati, nella quale la "cultura dell’affettatrice" ha portato alla convinzione che ovunque, una sommatoria di prodotti chimici standardizzati ed estranei all'ambiente originario locale, possano comunque sostituire la complessità dell’ecosistema suolo nel sostenere la produzione agricola.
È ormai noto come l’utilizzo della chimica e la meccanizzazione delle pratiche agricole abbia innestato dei circoli viziosi che stanno portando alla banalizzazione degli agroecosistemi, alla perdita di fertilità dei suoli, alla diffusione di malattie delle colture, all’inquinamento delle acque, all’aumento dei fenomeni di erosione, alla perdità di biodiversità ecc. Il tutto accompagnato da un crescente costo della produzione che può essere sostenuto dagli agricoltori solo grazie ai sussidi erogati a livello statale e quindi attraverso le tasse della collettività.
È davvero necessario tutto questo?
L’esperienza di CSN, Culture Secondo Natura, con la coltivazione di Riso testimonia come sia possibile attraverso una saggia ‘imitazione’ dei sistemi viventi della Natura, produrre in modo competitivo, ecocompatibile ed economico, rompendo questo circolo vizioso e affidandosi alla complessa capacità degli ecosistemi di autosostenersi e riprodursi e anche di rigenerarsi
Del Metodo CSN, l’aspetto che più ci sembra interessante, infatti è quello richiamato dall’attributo " Secondo Natura " che non evoca una visione bucolica dell’attività agricola, ma ci pone di fronte ad un cambiamento di paradigma nei confronti dell’agricoltura, richiamando l’attenzione ad una cooperazione con i meccanismi e i cicli naturali, al fine di utilizzare "i servizi", già "naturalmente" messi a disposizione dagli ecosistemi. Lo slogan che caratterizza il metodo è esplicativo in questo senso: "Lasciare lavorare la natura al posto dell’uomo e delle macchine".
I principi " Secondo Natura " che il metodo applica possono essere così schematizzati:
Principio generale | Applicazione nel metodo CSN |
Dinamicità: il suolo è vivo e respira | Minimo disturbo e stravolgimento della struttura pedologica e biologica per salvaguardare la porosità naturale e la biodiversità del suolo, essenziali per la sua fertilità, QUINDI eliminazione delle lavorazioni superflue e utilizzo di tecniche che non turbino la struttura del suolo |
Cicli e ricicli: la sostanza organica e inorganica rese disponibili dal suolo ritornano al suolo | Restituzione delle sostanze fertilizzanti al terreno che le ha estratte per mantenere i cicli biologici del suolo e la sua fertilità, QUINDI mantenimento delle paglie nel campo e formazione della lettiera |
Essenzialità e risparmio: la natura non disperde energie inutili | Eliminazione dei lavori e delle strutture superflue,QUINDI raccolta a strappo, macchinari leggeri e veloci, non lavorazione del terreno, nullo uso di sostenze chimiche, essicazione ( asciugatura ) a bassa temperatura |
Tempo: la natura ha tempi da rispettare | Dare il tempo alla natura di svolgere il suo lavoro,QUINDI cicli di trasformazione dei residui colturali in humus e minerali assorbibili, essicazione lenta, etc |
Vita: la natura si evolve per sopravvivere | Migliorare la qualità del lavoro e del cibo per tutelare la salute delle person, QUINDI riduzione del tempo di lavoro umano, minor stress fisico, riduzione all’essenziale di sostanze chimiche sino all'azzeramento totale |
Biodiversità: la natura si diversifica per evolversi | Favorire la biodiversità di specie e di ambienti nell’azienda, QUINDI preservare la biodiversità del suolo e dell’agroecosistema, integrandoli. |
Da questo breve schema emerge il cambiamento radicale di cultura che una corretta applicazione del metodo richiede. Questo aspetto rappresenta nello stesso tempo una potenzialità e un limite per la sua diffusione e impone la necessità di costruire un percorso formativo per gli operatori agricoli che affianchi gli aspetti strettamente tecnici e scientifici..
- I metodi CSN rappresentano per i Paesi del Sud del Mondo un’opportunità di estremo interesse sia da un punto di vista economico che ambientale, consentendo loro di preservare la propria ricchezza ambientale e di svincolarsi da meccanismi di mercato che minacciano la sopravvivenza delle economie locali oltre che la salute delle persone e dei loro territori.
Questa alternativa alla coltivazione del Riso è pronta, collaudata, praticabile da subito e da tutti gli addetti ai lavori, purchè venga data loro l’opportunità di seguire le dimostrazioni semplici e illuminanti praticate nelle aziende che già applicano il metodo CSN. Questo rappresenta un’evoluzione del metodo di base, che fondamentalmente prepara ed arricchisce i terreni in Campo Piano e Inondabili, rendendoli atti ad una rotazione con altre produzioni agricole stagionali con rese e qualità migliorate.
Descrizione del metodo in sintesi
Il metodo CSN è stato messo a punto osservando il ciclo naturale delle grandi praterie sulle quali vegeta sempre una specie erbacea dominante. Si sono applicati i principi che regolano gli equilibri di questi ecosistemi in primis alla coltivazione del Riso.
principio fondante è stao quello di eliminare l’eccesso e conservare il necessario.
Questo si applica sia al come sono concepiti i macchinari semplificati, sia alle lavorazioni limitate all'essenziale.
"Secondo Natura" è il cuore della filosofia del metodo che ispirandosi al principio della non-azione invita a "lasciare lavorare la natura al posto dell’uomo e delle macchine" per questo il metodo CSN impiega:
- le paglie del Riso e i Microrganismi del terreno per auto concimare
- la Terra e l’Acqua pulita ed energizzata per diserbare
- il Sole per asciugare dolcemente.
A questo scopo sono state create le eco-macchine, si tratta di macchinari che sebbene si avvalgano di soluzioni tecnologiche avanzate, restano molto semplici nella realizzazione e nell’utilizzo. La loro manutenzione è pressochè nulla e la durata illimitata.
Le eco-macchine sono state concepite per rispettare i bisogni del Riso e della Terra.
Le innovazioni introdotte, rispetto al metodo convenzionale hanno ricadute positive sul fronte ambientale, economico e della salute.
Dal punto di vista ecologico, in tutte e tre le fasi l’attenzione è rivolta a tre aspetti fondamentali:
1. Minimo disturbo e stravolgimento della struttura pedologica e biologica del suolo (si coltiva senza mai rivoltare il terreno);
2. Restituzione della sostanza organica al terreno (mantenimento dei cicli biologici del suolo);
3. Minimo utilizzo di concimi chimici e di diserbanti chimici, usati solo in fasi di transizione su terreni precedentemente trattati con prodotti di sintesi, altrimenti nessun utilizzo su terreni mai trattati;
4. Rispetto dei tempi di rilascio dell’umidità del riso, con conseguente aumento della resa e conservazione integra del patrimonio dei pricipi attivi portati in dote dalla Natura Curandis.
Le Ricadute:
Dal punto di vista economico,
1. risparmio energetico (minor consumo di carburanti);
2. risparmio sui costi dei macchinari (macchine anche vecchie, poca usura etc);
3. riparmio sui concimi e diserbanti;
4. maggiore resa.
Dal punto di vista della salute:
1. minor stress fisico dell’operatore agricolo;
2. riduzione delle ore di lavoro;
3. riduzione fino all’annullamento dell’intossicazione da sostanze chimiche.
Bilancio economico aziendale
Dalle molteplici esperienze dell’applicazione del metodo, si può affermare che i costi di Produzione di CSN risultano mediamente dimezzati rispetto ai sistemi tradizionali di coltivazione del Riso, a fronte di un uguale o maggiore rendimento produttivo, senza contare le ricadute benefiche quali conservazione dei suoli, depurazione dell’acqua, riduzione dell’erosione ecc.
Il metodo CSN viene già applicato in diversi paesi con risultati sempre più eccellenti e costi produttivi ridotti al minimo.
Il Progetto
Il Progetto CSN, si fonda sulla cultura dedotta da oltre 15 anni di esperienze pratiche nella coltivazione innovativa del Riso e 30 anni di applicazione in osservazioni/deduzioni/prove/perfezionamenti e cure, vissute dal Gruppo Promotore di Riso Secondo Natura, spesso ispirati da illustri predecessori quali M.Fukuoka e alri innovatori.
Il principio applicato al Riso è naturalmente estendibile ad altre Colture e riteniamo di grande interesse sperimentare su realtà locali una turnazione stagionale e la produzione di un’ampia varietà di raccolti di cereali, leguminose, verdure, frutta ecc. completamente naturali e di alta qualità.
Il tutto integrato ad una gestione del territorio rispettosa, pulita e ecocompatibile:
- niente incendi per pulire i terreni, o meglio impossibilità che si propaghino, data la costante umidità delle lettiere nei campi;
- mantenimento o ripristino della vegetazione autoctona limitrofa, che ne risulta rinvigorita energeticamente;
- gestione della rete irrigua al fine di un utilizzo ottimale del ciclo dell’acqua a disposizione, che ne fuoriesce qualitativamente migliorata;
- riabilitazione di terreni impoveriti o precedentemente abbandonati per esaurimento;
- riattivazione della vita biologica e animale in tempi brevi;
Obiettivi
- Sperimentare e applicare il metodo CSN su vasta scala, in climi subtropicali e tropicali. Dalle altre esperienze già in corso in vari paesi, è stato riscontrato un potenziale produttivo eccellente e un contributo ecologico notevole.
- Portare questa azienda in un periodo massimo di 3 anni è alla completa autonomia energetica, e all’ " Impatto Zero" in termini ambientali.
- Diffusione e crescita di una cultura dell’ecocompatibilità delle attività umane.
- Accrescere l’autonomia economica dei Paesi del Sud del Mondo dalle condizioni insostenibili (economicamente e ambientalmente) imposte dal mercato della produzione agricola industrializzata ( e globalizzata con abuso del temine ).
Azioni
Creazione di un’Azienda Pilota in Brasile.
Il Progetto prevede la creazione di una prima Azienda Pilota nel territorio Brasiliano. Il sito è stato scelto in Piaui, stato del NordEst, in base alle vocazioni ritenute più idonee sia per gli aspetti colturali che logistici. L’Azienda pilota avrà il duplice ruolo di sperimentare l’applicazione del metodo in queste zone, attivando lavori di ricerca e di fungere da Centro Culturale e divulgativo dove organizzare iniziative per la formazione e la diffusione dell’esperienza.
L’azienda pilota avrà una superficie totale di almeno 1000 ettari utili, individuabili tra quelli più idonei per logistica,qualità e grado di preparazione attuale e si prevede di ottenere una produzione di 100.000 quintali/anno di RISO NATURALE, unico e completamente organico, (senza l’utilizzo di alcun tipo di fertilizzante, diserbante, funghicida, pesticida o alghicida) ciò in aggiunta ad altri raccolti da definire durante gli sviluppi progressivi.
Descrizione della pratica colturale che si intende applicare:
La coltivazione del Riso verrà praticata sui terreni più idonei, alternando sullo stesso campo la coltivazione di una leguminosa e di un altro cereale (orzo, frumento o altro).
I lavori agricoli saranno effettuati con le eco-macchine descritte nella sezione del sito 'CSN e Agricoltura’.
Verrà condotta una gestione dell’azienda agricola che favorisca il mantenimento Energetico indispensabile di elementi naturali lungo i canali e tra le camere di risaia al fine di conservare la biodiversità locale, in abbinamento a palmacee e alberi da frutto. Automaticamente si avrà un vantaggio nell’ottimizzare i processi produttivi integrati che favoriscono il naturale arricchimento dei suoli difendendolo dal dilavamento e dall’erosione.
( Facciamo rilevare che la struttura dei territori così preparati permette un ottimale controllo e gestione delle Acque, anche piovane, che diventa la miglior prevenzione o riparazione dai danni anche di desertificazione avanzata ........)
Vengono escluse completamente le pratiche agricole intensive ad alto consumo di energia (aratura multipla, erpicatura, discatura, spargimento di corpi estranei ecc.) a favore di processi che valorizzino l’attività biologica dei microrganismi del terreno, che mantengano o sviluppano la struttura pedologica del suolo.
Per questi lavori infatti verrà utilizzato il Rotolama Turbion CSN, attrezzo che permette la preparazione della camere di semina nel totale rispetto della vita del suolo.
L’utilizzo del sovescio senza interro apporta azoto e sali minerali e l'alternanza delle colture garantisce l’assenza d’uso di sostanze chimiche per il diserbo e per la concimazione.
La parte combustibile verrà prodotta negli stessi territori, utilizzando la idem c.s., nelle proporzioni necessarie al funzionamento dell’Azienda pilota.
Tutta la filiera di produzione, basata comunque sul Riso, è studiata e realizzata per essere completamente ecologica, pulita e sociologicamente formativa.
Creazione di un Centro Culturale e Formativo Polivalente
Unitamente al processo produttivo, nell’azienda pilota verrà creato un Centro Culturale e Formativo Polivalente per poter insegnare Professionalmente a praticare i metodi CSN, partendo inizialmente dalle tecnologie e competenze sul Riso e in seguito su altre Culture.
La formazione rispetto a questi metodi, oltre ad apportare competenze tecniche, assume un ruolo educativo di primaria importanza rispetto all’obiettivo di far crescere una coscienza e mentalità ecologiche nell’attuale società. In questo senso l’esperienza del coltivare e di farlo "secondo natura" acquisisce una enorme valenza didattica ed educativa sulle più ampie tematiche della sostenibilità.
Valenza didattica
- Conoscere l’ecosistema suolo e dell’importanza della sua conservazione per le colture;
- Evidenziare le connessioni tra suolo, aria e acqua;
- Conoscere l’ecosistema di risaia;
- Conoscere la coltura del riso e i risvolti ambientali che questo comporta;
- Conoscere il metodo CSN e i risvolti ambientali che questo comporta;
- Evidenziare le connessioni tra qualità dell’ambiente e qualità del prodotto;
Valenza educativa- Educare alle connessioni e alla complessità;
- Educare all’importanza della diversità, della cooperazione;
- Educare all’essenzialità;
- Educare alla capacità di affrontare l’imprevisto;
- Educare all’auto organizzazione;
Il lavoro formativo inizialmente potrà essere indirizzato agli agricoltori da specializzare e successivamente esteso informando e coinvolgendo consapevolmente la popolazione in generale, oltre che rivolgersi ai bambini e ragazzi per auspicio del futuro.
Produzione delle Eco Macchine
Una volta avviata l’azienda pilota, sarà valutato il trasferimento dei processi di produzionedelle originali Eco-Macchine, di modo da rendersi autonomi dalle importazioni dall’Italia e costituire a tutti gli effetti un centro di riferimento della metodologia CSN per i territori del Sud-America, dove il Riso viene coltivato praticamente in ogni Paese.
L’utilizzo esiguo di combustibile per i macchinari, unitamente a macchine solari semplici, permette di eliminare completamente l’utilizzo dei combustibili fossili da questo processo produttivo ottenendo inoltre la produzione di un Riso di qualità impareggiabile, in quanto asciugato lentamente a bassa temperatura senza gli schok termici attualmente di consuetudine, che ne degradano o distruggono totalmente i principi attivi.